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Il trapianto di cornea: una storia da raccontare



Il trapianto di cornea, o cheratoplastica, è un’operazione microchirurgica che prevede la sostituzione della cornea malata (o di una parte di essa) di un paziente con una sana di un donatore. Viene effettuato in caso di malattie congenite, infezioni, traumi oculari, dove una terapia farmacologica non è più efficace, il paziente potrebbe aver bisogno di un trapianto di cornea. Si tratta di casi in cui la cornea diventa fortemente indebolita, opaca e deformata e dove la vista del paziente è seriamente in pericolo.


La sua storia è molto affascinante e le prime teorizzazioni risalgono a molti secoli fa. Oggi è uno dei trapianti più eseguiti al mondo, e l’operazione in sé dura molto poco e ha un basso livello di rigetto. Come siamo arrivati a sviluppare una tecnica così sicura ed efficace?

Dal mito alla teorizzazione


Il concetto di trapianto di cornea deriva addirittura dall’antica Grecia: Galeno di Pergamo, medico considerato il fondatore della fisiologia sperimentale, aveva teorizzato l’antenata della cheratoctomia superficiale, un’operazione chirurgica che prevede la rimozione di alcune cellule corneali per ridare trasparenza ad una cornea opaca.


Le prime teorizzazioni sulla base di dati microbiologici risalgono al XVII secolo grazie al lavoro del microbiologo olandese Antonie van Leeuwenhoek, che per primo osservò la cornea al microscopio. Nel 1789, durante la Rivoluzione Francese, il chirurgo francese Guillaume Pellier de Quengsy pubblicò una monografia dedicata all’oftalmologia in cui suggeriva che del materiale trasparente poteva essere utilizzato per rimpiazzare la cornea opacizzata e per ridare al paziente la vista. Nel 1796, Erasmus Darwin, nonno del più celebre Charles Darwin, propose la rimozione della cornea opaca tramite l’uso di una trefina, uno strumento chirurgico dalla lama cilindrica, in grado di praticare un taglio che rimuova un parte perfettamente circolare di tessuto.


Il bisogno di passare alla pratica


Il Dottor Eduard Zirm effettua il primo trapianto di cornea

Nei primi mesi del XIX secolo l’Europa venne investita da un’epidemia di tracoma, una grave malattia degli occhi che fu portata dai soldati britannici e francesi impegnati nelle campagne d’Egitto durante le guerre Napoleoniche. Affrontare questa epidemia diede un grosso impeto allo sviluppo dell’oftalmologia, soprattutto in campo chirurgico.


Le prime sperimentazioni pratiche per i trapianti di cornea sono arrivate alla fine del 1800, operando cornee di animali prima di tutto e poi tentando di trapiantare cellule animali nell’occhio umano. Molti tentativi sono falliti, altri hanno avuto un discreto successo; sempre più ci si stava avvicinando al primo vero successo, grazie anche ai passi da gigante che in quel periodo stava facendo la medicina..


Il primo vero trapianto di cornea moderno è stato eseguito in un ospedale dell’odierna Repubblica Ceca nel 1905 da un oftalmologo austriaco di nome Eduard Zirm. Il paziente era un operaio quarantenne che per un incidente sul posto di lavoro era rimasto accecato dalla calce viva. Per curare il manovale, Zirm utilizzò la cornea di un ragazzo morto prematuramente Il trapianto fu un successo e in poco tempo l’operaio recuperò la vista in un occhio, grazie ad una nuova cornea trasparente.


Zirm mise le basi per la procedura chirurgica che eseguiamo tuttora, in un’epoca in cui non esistevano ancora le tecnologie che abbiamo oggi e le innovazioni odierne, come gli antibiotici o i farmaci antirigetto. Semplicemente Zirm fece in modo che il paziente non si toccasse gli occhi con le mani, cosa che avrebbe aumentato le probabilità di infezione e affermò che il successo dell’operazione si doveva anche alla qualità della cornea, prelevata da un occhio giovane e sano.


L’inizio di una nuova era


Per vedere il primo trapianto di cornea simile a come lo intendiamo noi oggi, dobbiamo aspettare il 1931, anno in cui l’oculista russo Vladimir Filatov riuscì a trapiantare una cornea grazie alle sue tecniche per l’epoca visionarie e innovative.


Vladimir Filatov visita una paziente

Considerato il padre fondatore del moderno trapianto di cornea, Filatov fu anche il primo a sperimentare le tecniche di conservazione delle cornee in attesa di essere trapiantate, aprendo ad un futuro luminoso per questo tipo di operazione chirurgica.


Tra quelli che raccolsero l’eredità di Filatov ci fu Richard Townley Paton. Paton è stato l’oftalmologo che istituì la prima banca degli occhi nel 1944 prendendo le cornee dei prigionieri giustiziati nella prigione di Sing Sing che venivano volontariamente donate come ultimo servizio alla comunità. Paton scrisse il primo testo dedicato ai trapianti di cornea e pubblicato negli Stati Uniti, intitolato proprio “Keratoplasty”.


Con il passare del tempo, il trapianto di cornea si è sempre più raffinato e ha portato a diverse tecniche che si adattano facilmente al tipo di paziente. L’istituzione della Banche degli Occhi ha ulteriormente aiutato a rendere questa operazione fruibile, rendendola accessibile per tutti. La sua storia è stata lunghissima, ma il successo a dir poco assicurato.


Grazie ad un secolo di perfezionamento oggi abbiamo la possibilità di fruire di tecniche modernissime e ad alta precisione per permettere al paziente di recuperare la vista in tempi brevi e in tutta sicurezza.

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